Parracine e grotte ischitane

2021-01-31 News ed eventi


Parracine Ischia: la storia e il fascino delle costruzioni in tufo verde

Se hai visitato Ischia, sicuramente ti sarai imbattuto in alcune costruzioni caratteristiche che conformano un paesaggio singolare. Si tratta delle parracine, i muri di contenimento a secco realizzati con il tufo verde, la pietra madre delle abitazioni isolane. Le parracine sono elementi tipici dell’architettura rurale di Ischia, e hanno una storia antichissima che affonda le radici nella mitologia greca. In questo articolo, ti raccontiamo cos’è una parracina, come si costruisce, qual è la sua storia e perché è un elemento così affascinante e suggestivo del territorio ischitano.

Cos’è una parracina

Una parracina è un muro di contenimento a secco, cioè costruito senza l’uso di malta o cemento, ma solo con l’abilità di sovrapporre pietre di diverse dimensioni e forme in modo da creare una struttura solida e stabile. Le parracine servivano per contenere i terreni coltivati, soprattutto quelli in pendenza, o per delimitare le abitazioni e le proprietà. Le parracine sono realizzate con il tufo verde, una pietra vulcanica molto friabile e porosa, che si trova in abbondanza sull’isola di Ischia. Il tufo verde ha un colore caratteristico che varia dal grigio al verde, a seconda della luce e dell’umidità, e conferisce alle parracine un aspetto armonioso e naturale.

La storia delle parracine

Le parracine hanno una storia molto antica, che risale almeno all’epoca omerica. Infatti, nel ventiquattresimo libro dell’Odissea, il poema che narra le avventure dell’eroico Ulisse, si racconta che il padre di Ulisse, Laerte, aveva una casa di campagna circondata da un orto, dove coltivava viti, ulivi e alberi da frutto. La casa e l’orto erano delimitati da un muro di pietre, che i servi di Laerte si occupavano di costruire e riparare. Quando Ulisse tornò a Itaca dopo vent’anni di assenza, si recò a trovare il padre nella sua casa di campagna, e lo trovò intento a zappare il terreno vicino al muro di pietre.

Le parracine sono quindi una testimonianza della cultura e della tradizione agricola dell’isola di Ischia, che si è tramandata di generazione in generazione fino ai giorni nostri. Le parracine sono anche un esempio di sostenibilità ambientale, in quanto sono costruite con materiali locali e naturali, senza impattare sul paesaggio e sull’ecosistema. Le parracine sono infatti un habitat ideale per molte specie di piante e animali, che trovano rifugio e nutrimento tra le fessure delle pietre.

Le grotte scavate nel tufo verde

Un altro elemento caratteristico dell’architettura rurale isolana sono le grotte scavate nel tufo verde. Queste grotte sono delle cavità artificiali create dall’uomo per sfruttare le proprietà termiche e acustiche del tufo. Le grotte servivano sia agli agricoltori e agli allevatori, per ripararsi dal sole e dalla pioggia, e per lasciare in loco gli attrezzi e i prodotti del lavoro quotidiano, sia ai civili, per proteggersi dalle bombe durante i periodi di guerra. I nonni ci hanno raccontato più volte che trascorrevano tutto il giorno nei campi con i genitori e non appena si sentivano gli aerei sorvolare l’isola correvano a nascondersi nelle grotte, che diventavano un riparo sicuro, più della stessa casa.

Infine, molte cantine ischitane sono scavate nel tufo completamente a mano, e conservano al loro interno vini pregiati e prodotti tipici. Visitare queste cantine è un’esperienza unica, che permette di assaporare la storia e la cultura dell’isola, e di apprezzare la fatica e il sudore del lavoro per plasmare la natura nel modo meno invasivo possibile, un concetto di responsabilità verso il mondo ben vivo all’epoca.

Conclusioni

Le parracine e le grotte scavate nel tufo verde sono gli elementi cardine della nostra architettura rurale, e rendono il paesaggio di questa isola singolare per molti aspetti. Da un lato, sicuramente emergono le bellezze paesaggistiche, la flora mediterranea e i panorami mozzafiato, dall’altro, tante costruzioni, ripari, grotte scavate nel tufo che rendono anche magico il nostro territorio, grazie ai racconti dei nostri familiari e alla nostra sempre fervida immaginazione.